Invitalia – Il ministero dello Sviluppo Economico (MISE), con Decreto del 9 agosto 2017, ha aggiornato e semplificato la disciplina degli incentivi Smart&Start Italia a sostegno delle start-up innovative.
A chi sono rivolti gli incentivi Smart&Start?
Alle società start-up innovative.
Requisiti necessari
Avere un progetto di impresa che preveda spese ammissibili, tra investimenti e gestione, comprese tra i 100.000 € e 1.500.000 €.
Il progetto:
- deve avere un forte contenuto tecnologico e innovativo, e/o
- deve puntare allo sviluppo di prodotti, servizi e soluzioni nel campo dell’economia digitale o alla valorizzazione dei risultati della ricerca pubblica e privata.
Le spese ammissibili all’agevolazione sono quelle funzionali all’acquisto di beni di investimento (es. l’acquisto di impianti, macchinari, attrezzature tecnologiche, brevetti, licenze, componenti hardware e software, progettazione e sviluppo di soluzioni informatiche) e/o servizi necessari alla gestione e alla realizzazione del progetto (interessi su finanziamenti esterni, servizi di incubazione, quota di ammortamenti di beni per il ci acquisto non sia stata richiesta l’agevolazione).
Forma dell’aiuto
Le start up localizzate su tutto il territorio nazionale, possono beneficiare di un finanziamento a tasso zero, a copertura del 70% delle spese ammissibili che può arrivare all’80% rispettando ulteriori requisiti soggettivi. Per le start up con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia è previsto inoltre un contributo a fondo perduto pari al 20% del mutuo.
Smart&Start è una misura “a sportello”: non esistono dunque scadenze, le domande possono essere presentate fino a esaurimento dei fondi pubblici stanziati. L’ultimo stanziamento, per le annualità 2017 e 2018, ammonta a 95 milioni di euro (Legge di Bilancio 2017).
Invitalia indica in circa € 101 milioni le risorse disponibili al 1° ottobre 2017, di cui circa € 34 milioni potenzialmente “impegnati” per domande in istruttoria; alla stessa data, i finanziamenti erogati a start up localizzate in Veneto ammontano a oltre 14 milioni di euro.
Le novità introdotte nel 2017
Il decreto MISE del 9 agosto 2017 ha introdotto importanti novità rispetto al passato, in particolare:
- l’ampliamento delle spese ammissibili, che ora includono, oltre ai brevetti e alle licenze, già previsti anche in passato, anche le spese per marchi nonché gli investimenti in marketing e web marketing;
- l’introduzione di un’ulteriore modalità di rendicontazione su presentazione di fatture non quietanzate, purché sia fornita evidenza dell’avvenuto pagamento entro un certo lasso di tempo;
- il differimento del momento in cui la start up innovativa destinataria dell’erogazione deve essere iscritta all’apposita sezione speciale del Registro delle Imprese, che viene posticipato alla prima richiesta di erogazione, anziché alla firma del contratto;
- accesso alle agevolazioni anche per le società costituite da non più di 60 mesi. Questa è, di fatto, una modifica di coordinamento che allinea i requisiti di accesso all’incentivo alle modifiche intervenute sulla disciplina delle start up innovative, la cui durata nel tempo è stata estesa da 4 a 5 anni con il Decreto Legge n. 3/2015.
Per maggiori informazioni visita il sito http://www.smartstart.invitalia.it
Jacopo Bellini
Componente commissione di studio “start up e pmi innovative”
e sportello start up ODCEC Padova