Il Comitato delle Pari Opportunità – CPO dell’Ordine di Padova segnala la pubblicazione sulla GU n. 173 del 26 luglio 2023 del Decreto 20 giugno 2023 emesso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche della Famiglia, con cui sono state approvate le “Linee guida volte a favorire le pari opportunità generazionali e di genere, nonché l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità nei contratti riservati”.
Tali contratti sono quelli rispetto ai quali le stazioni appaltanti e gli enti concedenti possono riservare il diritto di partecipazione alle procedure di appalto e di concessione, o possono riservarne l’esecuzione, a operatori economici e a cooperative sociali e loro consorzi il cui scopo principale sia l’integrazione sociale e professionale delle persone con disabilità o svantaggiate, o possono riservarne l’esecuzione nel contesto di programmi di lavoro protetti, quando almeno il 30 per cento dei lavoratori dei suddetti operatori economici sia composto da lavoratori con disabilità o da lavoratori svantaggiati. L’Allegato 1 del Decreto contiene le Linee Guida, che definiscono le modalità e i criteri applicativi delle misure premiali, nonché modelli di clausole da inserire nei bandi di gara, differenziati per settore, tipologia e natura del contratto o del progetto.
In particolare, le aziende pubbliche o private che occupano oltre 100 dipendenti hanno l’obbligo di presentare, al momento della presentazione della domanda di partecipazione, l’ultimo Rapporto Biennale sulla Situazione del Personale, a pena di esclusione. Per le aziende, anche di piccole dimensioni, con almeno 15 dipendenti, è previsto l’obbligo di consegnare una Relazione sulla Situazione del Personale.
Le Linee Guida disciplinano ulteriori misure premiali, che possono prevedere l’assegnazione di un punteggio aggiuntivo all’offerente o al candidato in una gara d’appalto.
Ad esempio: la mancanza, nei tre anni antecedenti, di accertamenti per atti o comportamenti discriminatori (concernenti la disciplina dell’immigrazione, il Codice delle Pari Opportunità, la tutela e il sostegno della genitorialità); l’utilizzo di specifici strumenti di conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro (work-life-balance) per i propri dipendenti, o modalità innovative di organizzazione del lavoro; l’impegno ad assumere, oltre alla soglia minima di partecipazione, persone disabili, giovani, con età inferiore a trentasei anni, e donne per l’esecuzione del contratto o per la realizzazione di attività a esso connesse o strumentali; il rispetto, nell’ultimo triennio, della parità di genere, con l’adozione di specifiche misure per promuovere le pari opportunità generazionali e di genere, anche tenendo conto del rapporto tra uomini e donne nelle assunzioni, nei livelli retributivi e nel conferimento di incarichi apicali, o gli obblighi per il diritto al lavoro dei disabili; la presentazione della dichiarazione volontaria di carattere non finanziario (DNF).