Il Comitato Pari Opportunità – CPO dell’ODCEC di Padova informa che è stato pubblicato il dossier IL BILANCIO di GENERE nella LEGGE di BILANCIO a cura del Servizio Studi del Senato della Repubblica e del Servizio Studi, Dipartimento Bilancio della Camera dei Deputati.
La Milestone M1C1-110 (riforma PNRR 1.13) prevede che sin dalla Legge di Bilancio per il 2024 sia trasmesso al Parlamento un documento informativo finalizzato a dare evidenza delle spese del Bilancio dello Stato che promuovono l’uguaglianza di genere, con un’apposita riclassificazione delle spese, innovando, in tal senso, l’assetto informativo relativo ai documenti sulla finanza pubblica e includendo un’analisi preveniva delle spese, oltre a quella consuntiva, dando distinzione dell’impatto in base al genere.
I dati evidenziano che su una spesa complessiva del bilancio dello Stato, che per il 2023 ammonta a 1.032 miliardi, la spesa diretta a ridurre le disuguaglianze di genere è stata pari a 5,87 miliardi (0,57%), a fronte di 860 miliardi di spese considerate ‘neutrali’ o ‘da approfondire’ rispetto al genere (83%) e a 166 miliardi ‘sensibili’ al genere (16%). Per il 2025 e 2026 il dato si assesterà a poco più di 6 miliardi (rispettivamente lo 0,58% e lo 0,56% del totale). In termini di valori assoluti, dal 2022 viene registrato un incremento sia nel 2023, sia nel 2024 (+0,60%) dovuto principalmente all’abbattimento dei contributi per le donne con figli. Il tasso di occupazione femminile in Italia risulta in crescita (supera il 50%), pur rimanendo lontano dal quasi 65% della media UE. Peraltro, l’aumento occupazionale è trainato dalle donne nella fascia di età 50-64 anni; mentre registra una riduzione nella fascia 35-49 anni, confermando anche la penalizzazione per le donne con figli, soprattutto nella fascia di età 35-44 anni. Il Dossier evidenzia il rilevante divario di genere nella conciliazione vita-lavoro e un maggiore rischio di povertà per le donne di tutte le fasce d’età.