Il Comitato Pari Opportunità – CPO dell’ODCEC di Padova informa che la Banca d’Italia ha pubblicato il Rapporto “Women, labour markets and economic growth” a cura di Francesca Carta, Marta de Philippis, Lucia Rizzica ed Eliana Viviano, che illustra i risultati del progetto, avviato nel 2020 dal Dipartimento Economia e Statistica della Banca d’Italia, che fotografa i divari di genere nel mercato del lavoro italiano.
La pubblicazione evidenzia come il tasso di occupazione femminile in Italia è inferiore di 18 punti percentuali rispetto a quello degli uomini, con un divario di genere che è il secondo più elevato tra i Paesi UE.
Le retribuzioni orarie sono più basse in media dell’11% e si accentuano con la maternità. Il gender pay gap si allarga ulteriormente con l’avanzare delle carriere ed è maggiore all’aumentare dei redditi.
Il Rapporto evidenzia come la scarsa partecipazione femminile al mercato del lavoro “è un freno per le prospettive di crescita dell’economia italiana”, ma che è possibile interrompere il circolo vizioso (occupazione femminile – denatalità), perché un aumento dell’occupazione delle donne potrebbe attenuare le prospettive della “drastica riduzione della popolazione in età lavorativa nei prossimi decenni”.
Secondo il Rapporto, le differenze hanno origine in tre momenti principali: la scelta dei percorsi scolastici ed il passaggio dalla scuola al mondo del lavoro (le ragazze privilegerebbero indirizzi di studio associati a rendimenti, occupazionali e retributivi, inferiori); la mancata conciliazione tra vita lavorativa e famigliare; le progressioni di carriere più lente e la sottorappresentazione ai vertici, dovute a “scelte professionali meno premianti”.