Il MEF, ha comunicato la proroga dei versamenti delle imposte da dichiarazioni dei redditi, con la maggiorazione dello 0,40% dal 21/7/17 al 20/8/17 per i titolari di reddito di impresa.
Il nuovo termine verrà formalizzato con un apposito DPCM che sarà firmato nei prossimi giorni e che uniformerà così il trattamento tra titolari di reddito di impresa e titolari di reddito di lavoro autonomo.
La proroga interesserà tutti i versamenti derivanti dalla dichiarazione dei redditi, dalla dichiarazione IRAP e dalla dichiarazione IVA di imprenditori e lavoratori autonomi.
Con il comunicato stampa di ieri, il MEF ha altresì reso noto che è in corso di emanazione un altro DPCM con il quale viene prorogato al 31 ottobre 2017 il termine per la presentazione della dichiarazione dei sostituti d’imposta (modello 770) e delle dichiarazioni in materia di imposte sui redditi e IRAP.
Illustrissimi,
facendo seguito alla nostra lettera del 30 giugno u.s. con la quale sono state rappresentate le richieste dei Commercialisti per una razionalizzazione dei termini degli adempimenti in scadenza in questa seconda parte del 2017, con la presente intendiamo manifestare lo sconcerto dei Commercialisti italiani nel leggere il testo del D.P.C.M. in oggetto che ha disposto il differimento al 20 luglio del termine di versamento delle imposte sui redditi per i soli titolari di reddito d’impresa.
A parte la tardività con cui la proroga è stata ufficializzata, il decreto risulta insufficiente e discriminatorio al tempo stesso.
Riguardo al primo aspetto, il decreto ha prorogato soltanto il termine di versamento delle imposte sui redditi, lasciando invece al 30 giugno i termini di versamento dell’IRAP e dei contributi previdenziali, importi, questi ultimi, che tuttavia sono inscindibilmente legati a quelli da determinare ai fini delle imposte sui redditi. Il decreto quindi, anziché venire incontro alle difficoltà dei contribuenti, ha finito per moltiplicare gli adempimenti a causa della doppia scadenza così introdotta e della duplicazione delle deleghe di versamento da presentare.
Quanto alla discriminatorietà, il decreto ha, del tutto immotivatamente, escluso dalla proroga i professionisti e più in generale l’intera platea dei lavoratori autonomi, penalizzandoli rispetto ai titolari di reddito di impresa in contabilità semplificata i quali avranno venti giorni in più di tempo per i loro versamenti, pur non essendo questi ultimi interessati, analogamente ai lavoratori autonomi, dalle novità relative all’ACE e alle ricadute fiscali dei nuovi principi contabili nazionali (le cui discipline attendono ancora l’implementazione da parte del MEF delle relative disposizioni attuative).
In considerazione di quanto sopra, il CNDCEC formula richiesta di modifica del decreto in oggetto, prevedendo l’estensione della proroga a tutte le imposte e i contributi derivanti dalla dichiarazione e l’inclusione nella stessa dei professionisti e dei lavoratori autonomi.
Confidando sulla Vostra grande sensibilità al riguardo, colgo l’occasione per salutarvi distintamente.
Massimo Miani